Rifiuto Umido

Possiamo dare il nome di sostanza organica a: avanzi di cucina, cotti o crudi che siano, Scarti di cucina, frutta, verdura, carne, pesce e pasta. Fondi di caffè, filtri di thé, gusci di uova e cozze. Alimenti scaduti, ceneri spente, fiori e sfalci verdi. Obbligatorio l’uso del sacchetto biodegradabile e compostabile a norma di legge.

Nella categoria rifiuti verdi annoveriamo: erba, rami e foglie dei giardini.

Il compost, ottenuto con un processo biossidativo della frazione umida, trasformandosi, produce un materiale che, se immesso nel terreno, ne migliora la qualità senza creare nessuna forma di inquinamento. Con il compostaggio della frazione organica viene ricavato un’ ammendante agricolo, un ottimo fertilizzante utilizzabile anche in agricoltura biologica.

 Vetro

Bottiglie, vasi, bicchieri e barattoli di vetro.Il vetro va conferito all’interno di contenitori e non va imbustato.

Il vetro si ottiene dalla fusione ad alta temperatura della silice (sabbia), e altre sostanze naturali. E’ un materiale dai mille utilizzi, con grandi qualità igieniche, grande capacità di conservare i prodotti,  Nonostante il silicio sia molto diffuso in natura, il riciclo del vetro comporta risparmio energetico, un minor numero di cave aperte nel territorio,  meno risorse naturali utilizzate. Per la produzione di un Kg di vetro dal silicio occorre mezzo Kg di petrolio; se si utilizza vetro riciclato occorrono 350 grammi di petrolio, un terzo in meno.

 

Plastica

Bottiglie d’acqua in plastica, piatti, bicchieri, succhi, latte, contenitori di yogurt, creme di formaggio e dessert, contenitori per detersivi e flaconi per l’igiene risciacquati. Buste, sacchetti e contenitori per alimenti, reti per frutta e verdura. vaschette in polistirolo Taniche e bidoni puliti.

Lo sapete con quale materiale viene fabbricata la plastica? Con il petrolio, combustibile naturale con il quale viene fatta la benzina, con cui alimentiamo le nostre macchine. Questo materiale ha però degli inconvenienti, infatti oltre ad essere molto costoso, sia per la difficoltà di estrarlo dal sottosuolo sia perché in Italia non è presente. Inoltre, esso provoca inquinamento atmosferico. Risulta facile quindi comprendere quanto sia importante promuoverne il riciclaggio al fine di consentire un maggior risparmio, contribuendo a ridurre gli sprechi e l’inquinamento. Per ridurre l’ingombro presso le Vs. case è necessario ridurre il più possibile ogni volume dei materiali, schiacciando le bottiglie, le scatole ecc. E’ importante cercare di evitare  la presenza di corpi estranei. per rendere meno difficoltoso il lavoro del personale predisposto alla raccolta, allo scopo di scongiurare problemi igienici ed ambientali alla cittadinanza, è molto importante avere l’accortezza di non abbandonare i rifiuti fuori o attorno ai contenitori per la raccolta. 

Carta e Cartone

Giornali, riviste, volantini pubblicitari, scatole di cartone, scatole per alimenti (es. riso, pasta, zucchero, etc.), contenitori in tetrapak (brick di latte, succhi di frutta, etc.), carta da fotocopie usata, libri e quaderni.Per il conferimento, non devono essere utilizzate buste in nylon.

La carta, è ottenuta soprattutto dalla lavorazione della cellulosa presente in alberi e piante. Per la produzione di una tonnellata di carta occorrono:

15 alberi
440.000 litri di acqua
7.600 Kwh di energia elettrica

Grazie alla raccolta differenziata, grandi quantità di carta possono essere riutilizzate.
I risultati di questa procedura sono davvero interessanti.
Per ottenere una tonnellata di carta riciclata occorrono:

nessun albero
1800 litri di acqua (-99%)
2700 KWh di energia elettrica (-65%)

 

Rifiuto Secco

Contenitori per pizze, involucri con residui alimentari ( es. di macellerie, pescherie, rosticcerie, etc.),  gomma, cassette musicali, videocassette, cd e dvd, cellophane, posate di plastica,  penne, piccoli oggetti in plastica e bakelite, accessori per i capelli e per l’igiene personale (es. spazzolini per i denti, spazzole e pettini per i capelli, pinze, fermagli, etc.), carta carbone, carta plastificata, calze di nylon, sacchi di yuta, stracci non più riutilizzabili, garze di medicazione, cerotti e siringhe, pannolini, assorbenti, carta igienica usata, cosmetici, piume di volatili, cocci di ceramica, specchi rotti, Polveri dell’aspirapolvere e delle pulizie domestiche, scarpe vecchie,  lampadine, fotografie, radiografie, e tutti gli oggetti formati da più di una materia in cui risulti impossibile la separazione.

Tutti i rifiuti non elencati sino a questo punto rientrano nella categoria denominata “secco residuo”. Questa frazione, è quella che rimane dopo una corretta differenziazione degli altri elementi. Questa categoria non comprende quindi materiali recuperabili, compostabili o rifiuti speciali e pericolosi. Questi rifiuti non riciclabili, hanno un altra metodologia di smaltimento. il loro smaltimento è affidato ai termovalorizzatori, impianti dove i rifiuti vengono bruciati producendo così calore e quindi energia elettrica. Ancora oggi in Sardegna, per questa tipologia di rifiuti è previsto lo smaltimento in discarica, in quanto non ci sono moderni impianti per la termovalorizzazione. La parte secca residua comprende il 30% dei rifiuti,  meno residuo si ottiene, migliore sarà stato il livello di differenziazione. 

Ingombranti

Lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, televisori, computer, stampanti, videoregistratori, forni elettrici, Hi-Fi, reti per letti e materassi, poltrone e divani, mobili vecchi, piccoli elettrodomestici (telefoni, cellulari, frullatori, tostapane, caffettiere, giocattoli), pallets, materiali in legno in genere.

Ogni anno nel mercato italiano vengono immessi circa dieci milioni di beni durevoli, ossia lavatrici, computer, frigoriferi, lavastoviglie, televisori, ai quali si aggiungono i beni così detti ingombranti, che comprendono mobili vecchi, reti per letto, etc.. Questi costituiscono un enorme quantità e hanno vita abbastanza breve. Quale è la loro fine dopo che non si necessita dell’utilizzo e vengono gettati via? Anche questi possono essere in parte riciclati; alcuni di essi contengono sostanze pericolose quali mercurio, piombo e gas, che essendo nocivi per l’uomo e per l’ambiente devono essere messi in sicurezza prima dello smaltimento finale. La raccolta avviene mediante chiamata dell’utente, oppure l’utente stesso deve conferire il rifiuto presso piazzole indicate dal gestore del servizio.

Sfalci e potature

Residui vegetali da pulizia di giardini e orti, legno e segatura non trattata, foglie, fiori, erba, rametti, radici, paglia.

T e/o F Pile Farmaci

T e/o F: Rifiuti etichettati T e/o F (T= tossico; F= infiammabile).I prodotti tossico/nocivi sono tutti quelli che riportano obbligatoriamente la specifica simbologia affinche’ possano facilmente essere individuati e riconosciuti, utilizzandoli quindi per le specifiche necessità.Conferire all’interno degli appositi contenitori presenti in ciascun comune.


Pile: Pile zinco carbone (es. dei telecomandi), Pile alcaline manganese (es. di fotocamere, walkman, cellulari),
Pile al litio L91/FR-1,5 volt (es.di computer portatili, lettori cd, telecamere). Conferire all’interno degli appositi contenitori presenti in ciascun comune.

Farmaci scaduti: Separare le scatole e le istruzioni che vanno conferite nel contenitore della carta.

Conferire all’interno degli appositi contenitori presenti in ciascun comune.

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